"One Size Fits All" di Frank Zappa

By Benedetto Ronsivalle

Nuovo Sound, September 27, 1975


Ancora una volta il grande FRANK fa parlare di sè. La sua ultima fatica "One size fits all" è un suo ennesimo capolavoro: che ci fa dimenticare i vari Apostrophe, Roxy and Elsewhere, dove il ghigno dello zio Frank si trasforma in un'insipida risarella.

Il disco, nato in un periodo di particolare fertilità di Zappa, ci mostra un'altra faccia del poliedrico musicista. Lasciando tutto quello che lo stava ultimamente cristallizzando ed isolando quale artista iconoclasta, Frank dimostra di essere ancora un grandissimo compositore, ed eccellente chitarrista. Infatti la sorpresa principale de questo album è un linguaggio più essenziale che si traduce in un Rock sempre ad un altissimo livello strumentale. Frank conduce magistralmente le danze: la sua chitarra sempre in primo piano dipinge piccoli gioielli (vedi l'assolo di Po-Jama People) e ci ricorda i vecchi tempi. Un George Duke in gran forma e sempre preciso, sia alle tastiere che al synt, ci ricorda il gran jazzista che è. Da notare un certo abbandono dei fiati, ora relegati quali semplici comparse (eppure non è passato troppo tempo dalle orge di sax impazziti, e dalle fanfare del GRAND WAZOO).

Ma nonostante tutti questi cambiamenti l'album contiene tutte quelle caratteristiche che sono state sempre delle Mothers: le pazze immagini surrealiste, i continui cambiamenti di tempo, le allucinanti situazioni e i continui sberleffi. Accanti a immagini solite del repertorio delle Mothers quali INCA ROADS o PO-JAMA PEOPLE (i due pezzi sono tipici esempi del genio e della bravura di Frank), troviamo episodi poco consueti e completamente differenti fra di loro come San Ber' dino e Sofa N. 1.

Concludendo ''One size fits all" preannuncia uno straordinario per le Mothers, infatti (come scritto nelle note di copertina) l'album è stato registrato simultaneamente ad un altro di imminente pubblicazione.

Benedetto Ronsivalle