Zappa competitivo
By M. J. S.
Un altro che di follie se ne intende è Frank Zappa che, coi suoi amici degni della sua nomea, organizzava corse lungo un tracciato fuori Los Angeles.
Dice Frankie: " ... Non so spiegarti il perche, ma se non c'era la gara a me non interessava prendere la moto e correre, oppure la macchina. Volevo la competizione e solo quella mi attraeva. Eravamo una manciata di amici e la domenica preparavamo le nostre cose per arrivare alla pista dove c'era anche un po' di gente venuta a vederci ... parecchi facevano il tifo e ci divertivamo come pazzi.
Una volta un nostro amico momenti ci rimetteva le penne e allora abbiamo smesso per un po', tanto per rimettere a posto la coscienza, ma dopo un paio di settimane eravamo di nuovo il.
Oggi, devo dire la verità, non me la sento più di fare lo spiritoso anche perche la nostra polizia è molto dura con chi non rispetta le regole e la legge e quindi porto la macchina allegrotto e niente di più, ma se qualche sera ho bevuto un bicchiere di più non mi ferma nessuno ... riesco a fare la strada di San Diego tutta d'un fiato e chi è su con me scende coi capelli dritti.
Mia moglie dice che non amo la velocità: e più la voglia di stupire gli altri che l'effetto di correre vero e proprio. E io, quando lei mi dice così, metto su una bella marcia alta e la faccio aggrappare così forte da zittirla per qualche minuto ... ".
E l'approccio con il mezzo è sempre a metà tra l'amore e l'odio: l'amore di una corsa sfrenata che non porta necessariamente da qualche parte e l'odio di avere, in fin dei conti, un po' di paura.