Istantanea Zappa
By Maria Laura G. Giulietti
Una breve serie di flash sui. Chitarrista/compositore Frank Zappa arrivato finalmente alla conclusione delle beghe contrattuali.
« Siamo lieti di poter annunciare che Mr. Frank Zappa ha firmato il contratto con noi e che, di conseguenza, presto ci sarà finalmente un nuovo disco, finalmente voluto da lui ». Con queste parole, solo opacamente polemiche, un portavoce della Cbs americana ha annunciato il nuovo legame che unisce la grande casa discografica con il celebre chitarrista/compositore Frank Zappa.
Questo dovrebbe essere l'ultimo capitolo della lunga storia che ha visto come interprete principale proprio lui, Mr. Zappa, e le mille vicissitudini a proposito della scadenza dell'unione con la Warner Brothers. Iniziate con la separazione tra Frank e il suo produttore per problemi eufemisticamente catalogabili sotto « appropriazioni indebite », oggi si cerca di cominciare daccapo. Probabilmente la vecchia casa discografica metterà sul mercato internazionale altri album del musicista, ma, con questa schiarita sul futuro (prossimo), si può tentare una riappropriazione del personaggio.
Non pensiate che burocrazia, legami industriali, beghe interne non siano importanti nel mondo della musica, specialmente quello di oggi, dove tutto sembra sia all'insegna di ferree leggi. Spesso vedono la luce dischi assolutamente non caratterizzanti, ma che devono far fronte a precedenti impegni presi e se in Italia il fenomeno sta assumendo proporzioni notevoli, in Usa è già imponente. Prendete un musicista come Zappa: una volta avvertita la necessità di creare una propria etichetta per poter registrare il materiale più sentito e reputato idoneo. ecco che l'industria inizia il boicottaggio.
E non solamente quella discografica. Per anni la musica sfrontata e beffarda di Zappa è stata accantonata da radio e televisioni. Il vocabolo che meglio la classificava era « osceno » e spesso i disk-jockeys per far fronte alle richieste la programmavano parlandoci sopra e coprendo le parole per poter nascondere la loro « oscenità ». Questo nell'America del duemila.
Oppure prendete i concerti. Difficilmente Zappa è riuscito ad arrivare alle grandi arene, raramente in Europa, quasi mal in America. Il suo show era limitato al teatri, questo nella migliore delle ipotesi. I managers si nascondevano dietro cifre, bilanci e grafici per far capire che non era poi molta la gente che seguiva la musica del chitarrista, ma tutto sommato le ragioni potevano essere diverse, non ultima quella dell'indifferenza nel non voler fare un lavoro più oculato, che magari avrebbe dato risultati a lunga scadenza. E cosi porte aperte a supernomi di superstar come Led Zeppelin, Rod Stewart, Linda Ronstadt & sorelline americane... Niente di male in tutto questo, specialmente se Zappa riusciva a far capovolgere la situazione e a trovare proprio nei teatri il suo volto migliore.
E se l'America l'ha sempre temuto, l'Inghilterra l'ha continuamente odiato. Concerti annullati, ripicche, procedimenti legali, beghe a tutto spiano. Molto amore, invece, dall'Italia, anche se da noi non si suona per altri motivi...
Polemiche a parte, ora bisogna chiedersi cosa arriverà dal pianeta Zappa. Con una situazione più tranquilla alle spalle, probabilmente i risultati positivi arriveranno presto. Le idee vulcaniche di Zappa non hanno bisogno di essere discusse. Oggi il musicista si è rinchiuso nell'abitazione californiana per studiare alcuni nastri che fanno parte della monumentale nastroteca chiusa a chiave nella casa - sala - di - registrazione. Sembra ci siano tante di quelle possibilità che non occorre altro che scegliere.
E' anche vero che il gruppo che di solito lo ha accompagnato nelle ultime tournée ha bisogno di una messa in sesto, occorrerà cambiare qualche nome e lustrarne qualche altro, ma Frank non ha di questi problemi. E poi, se proprio le cose dovessero andare male, è sempre disposto a scrivere, suonare, dirigere, comporre e sovraincidere per conto suo... Scherzi a parte, ora non rimane che attendere il vero nuovo disco e sulla base di quello che è inciso si potrà leggere parte del futuro musicale del chitarrista.
Certo è che, quasi dieci anni fa, il chitarrista aveva dichiarato di non voler diventare vecchio nelle sale di registrazione e che una volta o l'altra avrebbe pensato seriamente a lasciare la musica. Prima però doveva scrivere il suo capolavoro.
E' proprio il capolavoro che aspettiamo da lui, nonostante molti siano i dischi di reale importanza non solo nell'ambito del rock ma della musica tutta, completa, globale, stravagante, magari presuntuosa. In fin dei conti è anche vero che quello di Frank Zappe è uno del pochi nomi rimasti a dar lustro all'epopea d'oro della musica americana degli anni sessanta; proprio oggi che si assiste al calo lento e implacabile degli umori più sinceri dei personaggi notevolissimi sia dell'east che della west coast, ecco che si avverte il bisogno di apprezzare gli sforzi del pochi cervelli rimasti.
Probabilmente Zappa porterà a termine li nuovo disco entro la primavera e prima dell'estate, poi inizierà subito una lunga tournée americana ed europea. sarà un lancio in grande stile, forse come raramente aveva avuto in passato, e sembra che abbia intenzione di venire a suonare anche in Italia, nonostante sia stato sconsigliato da chi ha avuto modo di aver partecipato a dei concerti nel nostro paese per poi fuggire a gambe levate.
Ma Frank ha dei trascorsi siciliani, è un duro e se ha veramente intenzione di suonare da noi nessuno potrà toglierlo dalla testa, anche perché l'ultima volta che si è esibito da noi è rimasto felicissimo. « Uno show che rimbalzava da pubblico a musicista e da musicista a pubblico » mi ha detto, e poi: « voi non vi fate infinocchiare come succede da qualche altra parte... »
M.L.G.G.