L'America ha una voce
By Sandro Giustibelli
Frank Zappa, ovvero dell'ambiguità. Si è detto tutto di lui perché tutto lo investe, perché può essere nel mirino di qualsiasi discorso, perché con tutto si confronta. Frank dalle cento facce, dalle mille espressioni. E per quanto si possa amarlo od odiarlo rimane il simbolo del rock anarchico, una isola completamente autonoma e indipendente nello scenario rock. Il genio o l'istinto, il bene o il male, la forza o l'abitudine, il coraggio o la fortuna. Tutto e niente. Lui, egocentricamente lui e i suoi pentagrammi contorti e pazzi eppure così estremamente razionali, lucidi e nevrotici. Frank Zappa della creatività e dello sberleffo, dell'arte e della derisione o dell'arte-della-derisione, satiro demoniaco e tranquillo padre di famiglia col rock nelle vene.
La musica di Zappa E' Zappa e non è riconducibile a nessun filone, non subisce influenze. Semplicemente Zappa è il direttore d'orchestra del nostro modo di essere in vita, della nostra era, così intricata e banale ad un tempo, così faticosa eppure priva di traguardi, confusa e spasmodica. Ecco, Zappa è la colonna sonora delle immagini più vere di questi spasmi di vita, di queste contrazioni intellettive e fisiche, convulse testimoni di un accavallarsi di situazioni che porterà alla fine, spezzando ritmi e misure. Zappa gioca sul filo del rasoio, in bilico tra lucidità e pazzia e viceversa, in una zona-limbo dove tutto può accadere e niente è umanamente giudicato e catalogato. E Zappa, ormai invulnerabile canta, parla, ride, chiacchiera, ghigna, urla, bestemmia pubblicamente sui suoi dischi, che non hanno mai ottenuto un buon successo di pubblico. La voce, cupa e profonda che ricama canzoni smielate alla Dean Martin, ruggisce rock scatenati, prende per i fondelli tutto quello che in musica è stato normale e stravolge, parla per quarti d'ora interi per poi affondare in un fango bastardo di rock & blues & elettronica & jazz per riapprodare al facile sound rockettaro anni 1950. Ascoltate 'The air" e il pezzo che segue "Project X" su "Uncle Meat", ma reggetevi forte ...
« THE AIR » - (« L'aria » - da « Uncle meat » 1968)
L'aria - fuggendo dalla tua bocca - i capelli - fuggendo dal tuo naso - il mio cuore - evitando gli scazzi - e la sagoma del drappeggio - Mi sto risvegliando - in una maglia - durante una caccia - sulla spiaggia - mi rinfresco - e sto ansimando - e so che tu eri solo fastidiosa - Dopo ti odiai - e ti bastonai - e ti dissi che ti amavo - Nella mia macchina durante un litigio - l'aria - scappando dalle tue voragini - i capelli - fuggendo dai miei denti - le mie mani stanno stringendo - ma scivolano - e stanno stringendo - perché io sto viaggiando - e mi sono impietrito passando la dogana - con una valigia piena di nastri - c'era una registrazione speciale - loro ml fermarono - mentre mi imbarcavo - dopo mi odiarono e ml bastonarono - Non mi sopportavano - e io crollai.
Una fusione completa tra un istinto sfacciatamente italo-latino, un incedere verso la vita sornione e ironico aizzato aviolento stravolgimento da una mentalità americano-consumistica. Da qui la necessità e la voglia di negare la musica come istituzione, di non rifarsi a nessuno coinvolgendo tutti, a cominciare da Edgar Varèse, Stravinsky, rock romantico, blues e soprattutto jazz, quello di Frank Zappa, ovviamente. La pazzia, la famosa pazzia lucida del genio Zappa, è il punto da cui si diramano le nuove analisi; l'impatto è frontale e duro, le orecchie o subiscono gaudenti o rifiutano in blocco lo Spirito di Nuova Rappresentazione.
I ritmi conosciuti vengono spezzati, i temi percorsi a velocità anomale e incredibilmente variabili, il tratto è scomposto e ricomposto con i termini cambiati, le battute mischiate con una lucidità di linguaggio che sfiora la perfezione. Ovvio che i testi siano quindi stretta proprietà del cervello del "capo". Sconvolgere per il gusto di farlo, censura u.s.a. sempre più incazzata (« ma chi è 'sto demonio che riesce a pensare quello di più lercio che c'è in questo mondo? »). OK, lercio, ma C'E'. E a Zappa non sfuggono certo le piccole perversioni maniacali della quattordicenne in cerca di avventure, o del chitarrista in cerca di quattordicenni in cerca di avventure ecc. ecc.
Zappa è la totalità, quindi è Zappa, sulle corde della chitarra come nella sua voce nelle sue liriche graffianti, reali, ironiche. Frank, il denunciatore artistico del sistemachefunzionamale, che accetta il sistema, che ha per le mani sempre almeno cinque atti giudiziari o querele e denunce varie, che fa quattro o cinque dischi in un anno, che ha le giornate di quarantott'ore e fa jam con tutti, e registra tutto, ma tutto ...
Zappa passa da un inno all'altro cercando di scuotere, e ci riesce; disinibizione totale, urla, e quindi via con l'incesto, il sesso sfrenato, lo sfascio delle istituzioni così grottesco quanto necessario, contro le minoranze in quanto tali, contro gli ebrei, contro la chiesa cattolica, contro.
« FIFTY-FIFTY » - (« A metà » - da « Overnite sensation »)
Bene, la mia forfora aumenta - il mio alito è denso - so di non essere carino - anche la mia voce è stonata. - Ma va bene lo stesso gente - sono abbastanza pazzo da cantare per voi in qualche vecchia maniera. - Penso che riuscirò a rendere per metà di quello che sono - e può anche darsi che avrò qualcosa da dire. Non vi canterò nessuna canzone d'amore - o quanto è addolorato il mio cuore - non chiederò la vostra indulgenza - perché l'avrete già sentita. - Va bene lo stesso gente - sono abbastanza pazzo da cantare per voi in qualche vecchia maniera. - Penso che riuscirò a rendere per metà - e può anche darsi che avrò qualcosa da dire. - Ho preso il vostro tempo - ho cantato la mia canzone - non è stata una grossa rivelazione - ma non era poi troppo lunga.
« I'M THE SLIME » - (« Sono la melma » - da « Overnite sensation »)
Sono volgare e perverso - sono perseguitato e sconvolto - ho vissuto per anni e anni ma molto poco è cambiato sono uno strumento del governo - e anche una industria - perché sono destinato a governare e a manovrarti.
Sarei spregevole e nocivo - ma non puoi non guardare - ti faccio pensare che sono delizioso - con le parole che ti dico - sono il migliore che puoi trovare - mi hai scoperto ancora? - sono la melma che fuoriesce dal tuo video.
Tu mi ubbidirai mentre ti guiderò - mangerai i rifiuti che ti darò - fino al giorno in cui non avremo più bisogno di te. - Non cercare aiuto - nessuno ti presterà attenzione - la tua mente è totalmente controllata - si è modellata nel mio stampo - tu farai quello che ti dico - fino a che saranno venduti i tuoi diritti.
Va bene gente non toccate quel tasto. - Ok, io sono la melma del vostro video - che scola sul pavimento del vostro salotto. - Sono la melma del vostro video - non fermate quella melma, gente, - guardatemi venire.
« DIRTY LOVE » - (« Sporco amore » - da « Overnite sensation »)
Dammi il tuo sporco amore - come lo cederesti- a qualche drago dei tuoi sogni. - Dammi il tuo sporco amore - come daresti una rosa al drago dei tuoi sogni. - Non ho bisogno della tua dolce devozione - non voglio le tue emozioni da due lire - ma versami solamente addosso - la pozione del drago - per il tuo sporco amore. - Dammi il tuo sporco amore - come un piccolo opuscolo tutto unto - nell'ultimo cassetto di tuo padre.
Dammi il tuo sporco amore - proprio come fa tua madre - col suo spelacchiato ricciolo nero - dammi il tuo sporco amore - proprio come tua madre fa masticare il suo sporco barboncino. - lo ignorerò il tuo odore da due lire - e il tuo diploma da poco - per me sarai solo un ciuffo - con un po' di sporco amore.
Scorrendo la storia di Zappa non si possono non distinguere i momenti di estrema lucidita musicale, e quelli scritti uno appresso all'altro, a volte direttamente in studio mentre le Mothers provano i pezzi nella sala accanto. Album scritti e registrati in tre giorni o in sette mesi con lo stesso maniacale entusiasmo. Dopo le tre iniziali prove discografiche, che sono un urlo alla libertà della pazzia, o meglio alla liberalizzazione delle facoltà mentali più represse, il ghigno cattivo di Frank si concede pause più riflessive in « Lumpy gravy », un'analisi più razionale in un contesto che non conosce il significato di questa parola; per arrivare poi ad « Uncle meat » nuovo e più violento stravolgimento delle posizioni appena acquisite, che vengono addirittura derise e distrutte e miscelate per la pozione magica di « Hot rats », forse il suo migliore lavoro in assoluto.
Ma torniamo a Zappa cantante, o meglio alla voce-Zappa. Nel contesto della sua espressione musicale, la sua voce ha un'importanza fondamentale: è la derisione in sé, lo sberleffo, la cattiveria, il godimento, la rabbia. Frank molto spesso non canta ma recita. Entra a forza nel suo personaggio, lo mastica a fondo e lo risputa confezionato della sua parte, filtrato attraverso la sua innegabile forza interpretativa, la sua esposizione dei fatti della vita in un'ottica assolutamente personale e stravolgente, proposta sempre come mezzo e mai come fine.
« BABY SNAKES » - (« Piccoli serpenti » - da « Sheik Yerbouty » - 1979)
Piccoli serpenti - è tardi la sera quando vengono fuori - piccoli serpenti - sicuramente avete capito di che cosa parlo - rosa e bagnati - sono senz'altro il miglior genere di animaletti - piccoli piccoli serpenti. - Mi sono guardato attorno - ce n'è una coppia proprio vicino a me - piccoli serpenti - forse penso che probabilmente possono sentirmi - rosa e bagnati - prenderò tutto quello che posso - piccoli piccoli piccoli serpenti, yeah.
Loro vivono in un buco - (un buco stretto) - che normalmente è vuoto - normalmente vuoto e anche stretto - vivono con una coda - Dit dit dit, dit - che è normalmente SEMPTE - che sta per Società di Pellicole Cinematografiche e Ingegneri della Televisione. - Forse io penso che è questo che li tiene in sinc. - Sono bagnati e rosa - io penso che darò loro un - io penso che darò loro un - darò loro qualcosa da bere - Piccoli serpenti.
« DANCIN' FOOL » - (« Ballerino pazzo » - « Sheik Yerbouty »)
Non ne so molto della danza - ecco perché faccio questa canzone - una delle mie gambe è più corta dell'altra - ed entrambi i miei piedi sono troppo lunghi - di conseguenza - non sono mai riuscito ad avere un ritmo naturale - ma vado a ballare tutte le sere - sperando che un giorno riesca a farlo bene - sono un ballerino pazzo - sono un pazzo danzante - ascolto quel ritmo - salto via dal mio posto - ma non posso competere con nessuno - perché io sono un ballerino pazzo - sono un pazzo danzante.
Li ho presi tutti insieme adesso - con i miei veri vestiti da discoteca - la camicia è mezza aperta e mostra le mie catene - e il cucchiaino per tirare su col naso - sono veramente qualcosa - questo è quello che forse diresti - cosi faccio un tiro del tuo fumo - bevi il tuo piccolo drink - mentre io ballo per la notte intera, io sono un - ballerino pazzo - sono un pazzo danzante - potrei sbagliarmi completamente - potrei sbagliarmi completamente ma io sono - PAZZO -uh! - (Hey cara posso offrirti un drink? Stai cercando Mister Goodbar, eccolo! Hey aspetta un attimo... ho indovinato..., sei italiana Hah? Sei ebrea? Mi fanno impazzire le tue unghie ... devi essere della Vergine ...
A casa tua o da me?)
« BOBBY BROWN » - (da « Sheik Yerbouty »)
Hey gente, io sono Bobby Brown - dicono che sono il ragazzo più adorabile della città - la mia macchina è veloce e i miei denti sono scintillanti - io dico a tutte le ragazze che possono baciare il mio culo - Sono qui in una scuola famosa - mi vesto rapidamente e sto - agendo con freddezza. - C'è una che dirige la c/aque qui che vuole aiutare con le mie carte - lasciatele fare tutto il lavoro e forse più tardi la violenterò. -
Oh dio io sono il sogno Americano - non penso di essere troppo eccezionale - e sono un bel figlio-di-puttana - sto per ottenere un buon lavoro - e sto per diventare ricco. - La liberazione delle donne - venne spargendosi per tutta 'a nazione - ve lo dico gente - io non ero pronto - quando mi sono scopato quel buco dal nome di Freddie - lei mi ha fatto un piccolo discorso - ha cercato di farmi dire Quando - lei aveva le mie palle nella morsa ma aveva lasciato fuori il pisello - immagino che sia ancora attaccato - ma adesso lui spara troppo presto. -
Oh Dio, io sono il sogno Americano - ma adesso puzzo come un barattolo di vasellina - e sono un miserabile figlio-di-puttana - sono uomo e sono donna ... non so cosa. - Cosi sono uscito e mi sono comprato un bel vestito - mi trastullo nel mio vestito nuovo ma sono sempre carino - ho trovato lavoro facendo promozioni radiofoniche - e nessuno spiritoso direbbe che sono un omosessuale - Quasi per caso io e un mio amico siamo scivolati verso S&M posso prendere circa un'ora sulla torre del potere
Oh Dio sono il sogno Americano - con uno spillone sulle chiappe da farmi urlare dal dolore - farò ancora qualcosa per andare oltre- mi sdraio stando sveglio tutte le notti e dico Grazie Fred! - Oh Dio sono cosi fantastico - grazie a Freddie sono uno spastico sessuale - il mio nome è Bobby Brown - osservami ora, sto andando giù - il mio nome è Bobby Brown - guardami ora che scivolo giù.
« CATHOLICS GIRLS » (« Ragazze cattoliche » da « Joe's Garage »)
... questo è proprio il loro modo di fare, ogni giorno, ogni volta che le loro mamme le portano ad uno spettacolo di mattina - Passa le popcorn, per favore - Non c'è niente come una ragazza cattolica con la sua mano nella scatola o quando lei è in ginocchio. - Larry: lei era in ginocchio, la mia piccola ragazza cattolica. - Coro: portano un piccolo vestito bianco, le ragazze cattoliche e non si confessano mai. - Ne avevo una per cugina, mi piace come camminano, OK, mandami una dozzina di ragazze cattoliche!. - Selezione centrale - Joe aveva una ragazza chiamata Mary. Lei era solita andare al club della parrocchia ogni settimana. - Loro si incontravano sempre lì - mano nella mano e facevano tutti pensieri casti. - Ma una volta, alla solita riunione alla chiesa, Mary non c'era. - Stava succhiando un cazzo dietro le quinte dell'armony - per ottenere un permesso per assistere al concerto di un grosso gruppo rock, gratis ...
Sandro Giustibelli