Frank Zappa "Them Or Us"
By Stefano Bonagura
FRANK ZAPPA
«Them Or Us»
EMI 2-62 2402343
★★★½
Zappa va verso i 44 (anni), è cambiata la distribuzione dei suoi dischi (dalla CBS alla EMI), ha suonato recentemente in Italia riscuotendo un grande e meritato successo. Forse più di chiunque altro Frank Zappa ha contribuito ad elevare il livello culturale della musica cosiddetta rock e questo pare che ormai glielo riconoscano tutti: l'attenzione e la competenza di gran parte del pubblico ai suoi concerti ne è la prova. Pierre Boulez, compositore e direttore d'orchestra, uno dei grandi della musica colta contemporanea, all'inizio del 1984 ha diretto l'Ensemble Intercontemporain nell'esecuzione di alcuni brani per orchestra di Zappa, pubblicati dalla Angel americana in un disco intitolato «The Perfect Stranger».
Adesso arriva questo doppio «Them Or Us», nettamente superiore ai 2 LP che l'hanno preceduto, «The Man From Utopia» e «Ship Arriving Too Late...». Quattordici i brani: dal Doo-Wop di «The Closer You Are» sino alla ripresa di un classico della Allman Brothers Band, «Whipping Post». Nel mezzo c'è di tutto: «In France», blues cantato da Johnny 'Guitar' Watson, «Ya Hozna» col testo fatto scorrere al contrario (bella idea, ma dopo 3 minuti annoia e dura la bellezza di 6'26"!), «Sharleena» con un inizio che da solo vale l'acquisto, cantata in trio (Zappa, Bobby Martin, Ray White) e un assolo velocissimo, straordinario del figlio Dweezil.
La seconda facciata è quasi tutta strumentale: contiene «Sinister Footwear II», versione per rock band del 2° movimento del balletto, e «Truck Driver Divorce», con un lungo solo di Zappa. Terza facciata: cantati e strumentali, si chiude con un breve capolavoro d'ironia. «The Planet Of My Dreams», Bob Harris canta da soprano, George Duke al piano, Patrick O'Hearn al basso e Chad Wackerman alla batteria. Ultimo lato: «Be In My Video» con un testo che allude a Bowie, «Them Or Us» strumentale in trio, chitarra-basso-batteria, il trampolino per un assolo torrenziale, «Frogs With Dirty Lips»» scritta con Ahmet Zappa (figlio) e la cavalcata finale di «Whipping Post».
La naturalezza con cui Zappa attraversa i generi musicali, la credibilità con cui cita materiali diversi d'epoche diverse, l'energia con cui suona il gruppo fanno ancora una volta ritenere più che utile l'acquisto.
(Stefano Bonagura)
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