Una pazzia senza fine

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Dolly, 7 January 1985


Dissacrante, contestatore, a volte diabolico: Frank Zappa ha scandalizzato per anni i benpensanti americani. Anche in Europa e in Italia, soprattutto in un certo periodo, in ogni casa abitata da un ragazzo era d'obbligo appendere alla parete il manifesto raffigurante Frank in costume adamitico, seduto... sul water. Naturalmente non sono stati soltanto i suoi atteggiamenti a scuotere una generazione, ma soprattutto la sua musica: Zappa spazia dal jazz al rock, dal rhythm'n'blues alla musica dodecafonica, tenendo sempre ben presenti le esigenze del pubblico. «Io con la musica mangio. Se la mia musica non si vendesse non potrei più fare quello che mi piace», ha sempre detto.

L'amore, invece, lo ha sempre vissuto in maniera turbolenta e avventurosa: sguaiato, cinico, ironico, nemico delle convenzioni. A un certo punto, però, ha incontrato una ragazza, Gail, l'ha sposata e ha messo la testa a posto. Oggi Gail e Frank hanno due figli: Moon Unit e Dweezil. E sono una coppia tranquilla.

Frank come va l'amore? E finito il tempo delle pazzie?

«Sono felice. È una pazzia continua, ti assicuro. Speriamo che duri».

Qual è la cosa che più ti piace in tua moglie Gail?

«La stima che nutre nei miei confronti. La luce che le brilla negli occhi ogni volta che torno a casa. Il suo silenzio soddisfatto quando ascolta la mia musica, e si lascia scappare soltanto lunghi sospiri. La sento pulsare intorno a me, sempre più viva».

Le sei fedele?

«No, sono profondamente infedele, ma soltanto con i fantasia. Tradisco mia mogia sempre e soltanto con mia moglie. Perché lei è sempre diversa, perché io non amor rapporti occasionali, spicce. Però lavoro molto di fantasie così mi sembra sempre tradirla».

Amore e passione sono ancora oggi intensi come il primo giorno di matrimonio?

«Si. Hanno in più la ricchezza di una conoscenza che prima mancava. Con Gail posso far l'amore trenta volta in un mese. Poi parto, vado in tournée, non la vedo per tanto tempo e per mesi e mesi non faccio l'amore con nessuna. Ogni volta che torno, l'atmosfera è elettrica, carica di emozioni».

Sei stato innamorato molte volte?

«Poche, innamorarsi è un impegno duro e faticoso. Non è una cosa da prendere alla leggera, ma da affrontare con serietà. La prima volta avevo sedici anni, oggi ne ho quarantadue e non mi ricordo nemmeno la sua faccia. Però ricordo che con quella ragazza mi ci ero messo cosi d'impegno, da non avere tempo per niente altro. Appena passata la cotta, mi sono sentito meglio, come liberato».

Che cosa ti colpisce di più una donna?

«La sua serietà. La serietà di comportamento e di modi, un qualcosa che viene soltanto dall'intelligenza. Poi la sua bellezza in generale, una specie di gradevole cornice per un quadro di valore».

Perché finisce una storia d'amore?

«Perché finisce la tensione, scade la stima e scompaiono i motivi fondamentali che tengono insieme due persone».

Sei molto esigente in amore, o sei generoso e dolce?

«Sono esigente, dolce, egoista, violento, generoso, espansivo, accomodante, crudele, tenero, freddo, appassionato...».

Quando hai fatto l'amore per la prima volta?

«A sedici anni. Ma non è un bel ricordo, perché non è stata una cosa spontanea e voluta. Per non fare una brutta figura con una signora, mi ci sentii costretto. Moralmente, si intende››.

Nell'intimità, sei pazzo o tradizionale?

«Non lo so. Mi piace fare tutto quello che fa perdere la testa: fare lunghi discorsi infarciti di parolacce, giocare ti rimpiattino, tenere la luce soffusa o accendere centinaia di candele, recitare poesie o improvvisare un concerto. Insomma, unire il divertimento al divertimento e alla fantasia».

Allora è normale per te cercare posti strani, magari pericolosi...

«No, no, gli spettacoli li improvviso tra le mura della mia casa».

Ti attira tutto quanto esce dagli schemi e dalle abitudini?

«Si, in generale. L'unica abitudine che rispetto e quella di fare ginnastica, dopo aver fatto l'amore. Ho una stanza attrezzata a palestra, e siccome “dopo” mi sento più vivace, passo una mezz'ora alle sbarre o alle parallele».

Il magnetismo, il fascino che hai sul palcoscenico, lo usi anche per conquistare una donna?

«Si, uso tutto quello che mi ha regalato madre natura: l'aspetto diabolico e il mio strano fascino. Li sfrutto».

E che cosa fai quando vuoi conquistare una ragazza?

«Per prima cosa la spavento: la guardo fisso facendo la faccia da cattivo: strabuzzo gli occhi e digrigno i denti. Il resto viene da se».

Quante donne hai conquistato con questo sistema?

«Non tante quante avrei potuto conquistarne. Mi sono sempre imposto scelta e moderazione».

Ma tu hai mai fatto pazzie per una donna?

«Ci vorrebbe un libro per raccontarle tutte, forse perché sono pazzo di natura e le follie mi vengono naturali. Ti racconto l'ultima, una follia semplice semplice: faccio cantare con me i miei figli per amore di mia moglie».

Oggi che cos'è più importante per te, il sesso o l'amore?

«Tutte e due le cose insieme. Anzi faccio l'uno con l'altro».


Note. This "interview" from the "luce rosa" series seems to be a complete figment of Dolly's editorial imagination and not based on any real conversation with Frank Zappa. (AR)