Opera omnia, zappiani di tutto il mondo unitevi

By Ale Sordi

Musica, rock & altro!, May 10, 1995


La serie esce sotto il controllo assoluto della Zappa Family Trust.

La notizia della ristampa dell'opera omnia di Frank Zappa è una di quelle che tagliano il mondo in due: da una parte gli indifferenti (chi più, chi meno) e dall'altra, molto più esigua in verità, chi suona le campane a festa; l'idea che in poco più di un mese vedranno la luce, in riedizioni rivedute sotto la supervisione del Maestro stesso, tutte Ie sue opere riguarderà, temiamo, solo questi ultimi, che paradossalmente sarebbero gli unici a non averne alcun bisogno, in quanto già in possesso di ogni sospiro gli sia stato possibile acquistare dell'Uomo di Baltimora.

La serie, edita dalla Ryko Disc, esce sotto il controllo assoluto della Zappa Family Trust, riporta il grado di coinvolgimento di Zappa in ogni singolo disco (FZ approved remix, master/remaster in 1993) e si avvale della collaborazione grafica di Cal Schenkel che tu una delle matite più fedeli al Maestro negli anni.

I primi titoli già disponibili sono Apostrophe (copertina identica al vinile e testi), Over-nite Sensation, Lumpy Gravy (con indicizzazioni e nuove titolazioni delle singole parti), London Symphony Orchestra (in due CD), We are only in it for the money (completamente restaurato anche nelle parti di basso e batteria che FZ dovette far risuonare nel 1987 alla prima uscita su CD) e Does humour belongs in music? (grafica completamente rinnovata da Schenkel).

Tutti i CD sono picture, con jewel box trasparente, con foto o disegni dell'epoca e con un suono decisamente migliore rispetto alla prima edizione; la coppia Apostrophe-Overnite sensation, che ebbe una pessima riedizione nell 1987, risulta molto migliorata nella definizione, e Does humor belongs in music? presenta gli interventi più decisi, con la batteria che suona in maniera totalmente diversa, e la chitarra di Zappa che ha subito un restyling totale, in verità non riuscitissimo, visto che uno strano ronzio fa capolino nel canale opposto durante gli assoli di "Penguin in bondage" e "Hot heaven". Sono cose che solo un vero Hardcore fanatic riuscira a captare, ma in fondo, a chi e destinata questa operazione, che terminera alla fine di maggio con un cofanetto di We are only in it for the money contenente vinile, CD e misteriose sorprese? Gli zappiani non sono poi tantissimi, ma sono di una cieca fedelta, e non riusciranno a trovare inutile possedere una terza o quarta copia dello stesso disco, in attesa che l'enorme archivio zappiano produca nuove creature.