Il classico

By John Vignola

Mucchio Extra, Summer 2003


FRANK ZAPPA
L'autobiografia
di Frank Zappa e Peter Occhiogrosso

E' un gradito ritorno, questa autobiografia di Frank Zappa. Principalmente, perché dalle nostre parti è in atto una vera e propria invasione di libri riguardanti il rock abbastanza trascurati: testi delle canzoni, saggi, antologiche, retrospettive e via discorrendo, per non menzionare i cosiddetti instant book, messi insieme in poco tempo e non sempre attenti a forma e sostanza. Cosi, in questo balletto editoriale, è sempre più difficile trovare un testo che dia senso pieno al mestiere del critico, o che semplicemente possa raccontare e spiegare vicende artistiche complesse con la dovuta competenza.

The Real Frank Zappa Book ha invece il merito di essere un racconto intrigante e in prima persona della vita di un artista che ha fatto dell'ironia e della curiosità il suo modus operandi globale, che preferisce soffermarsi su contorni simpatici ma reali, piuttosto che contribuire alla già vasta mitografia del rock. Del resto, come si evince anche bene dalla pagina scritta, Zappa non ha mai portato avanti un genere preciso: ha sempre avuto in testa una forma di musica concentrica, di stampo americano, che mescolasse spunti da ogni dove: jazz, vaudeville, classica, sperimentazione, tecnologia e, perché no, pop culture. La ristampa di Arcana segue un percorso trasversale in sintonia con i suoi dischi: smitizza i fatti, ma non li rende privi di una eccentricità quieta, quasi programmatica, che pare proprio una delle cifre fondamentali del personaggio. "Informazione non è conoscenza ... , bellezza non è amore, amore non è musica. La musica è il meglio": una delle tante frasi che corredano i vari capitoli e paragrafi, arricchiti da disegni e da epigrafi che sono trovate, come spiega lo stesso oggetto/soggetto dell'opera, del suo coordinatore, un Peter Occhiogrosso particolarmente in stato di grazia e capace di tirare fuori dal musicista americano il meglio di sé senza il minimo sforzo.

La struttura a patchwork e il tono scanzonato fanno il resto, rendendo L'autobiografia un ottimo sfondo scritto per le canzoni di Frank e dimostrando, a distanza di oltre dieci anni dalla sua prima apparizione (e a un decennio esatto dalla morte dell'artista), quali sono le qualità di scrittura che si devono seguire per essere convincenti. È un lavoro che consigliamo, in particolare, non tanto agli zappiani incalliti (che tra l'altro già lo conosceranno), quanto a chi vuole divertirsi con una scrittura che si sofferma con levità su questioni culturali tutt'altro che banali e scontate. In più la traduzione di Davide Sapienza è ben lontana da alcuni orrori contemporanei, e anche questo non è cosa da mettere in secondo piano.

John Vignola

(Arcana, pp. 334, prezzo € 16,00)