Frank Zappa 'Uncle Meat'

By Luigi Romagnoli

Nuovo Sound, Februry 24 1975


Uncle Meat / The Voice Of Cheese / Nine Types Of Industrial Pollution / Zolar Czakl / Dog Breath, In The Year Of The Plague / The Legend Of The Golden Arches / Louie Louie / The Dog Breath Variation / Sleeping In A Jar / Our Bizarre Relationship / The Uncle Meat Variation / Electric Aunt Jemima / Prelude To King Kong / God Bless America / A Pound For A Brown On The Bus / Ian Underwood Whips It Out / Mr. Green Genes / We Can Shoot You / 'If We'd Been Living In California ... " / The Air / Project X / Cruising For Burgers / King Kong Itself / King Kong I / King Kong II / King Kong III / King Kong IV / King Kong V.

Bizarre K 64005 (2024) Prodotto da Herb Cohen.

Fra i Grossi Geni che il pop annovera merita una attenzione tutta particolare Frank Vincent Zappa. Stella "imperitura", Artista sem pre pronto a creare le più strane novità, astruso e necessario sino alla morte. Il pop ancora in "fasce" con il suo turbinare di strali, con la distruzione dei sentimenti voluta a metà, riceve da Zappa cose indescrivibili. E' una nuova dimensione che ha inizio con lui: il far musica come contatto mentale tra l'Artista e il Pubblico, il creare nuovi spazi mentali che debbono sfuggire dagli schemi diversi-normali del pop primigenio.

L'astrusità messa in strada per farsi rimirare da tutti e comprendere da pochi, e in più una bizzarria collagistica di pezzi monosillabici, frammentari e ricostituibili solo da chi vive in altre "atmosfere". Quella di Zappa non è forse musica nell'accezione più borghese del termine, ma è qualcosa di più: il prendere l'esistenza e portarla a spasso per le piazze, il Suono vivisezionato e preso per il naso. E' la follia santificata e santificante che entra con Zappa nel pop a sovvertire l'ordine precostituito e a rompere Miti per crearne de1 nuovi, a divinizzare Verbi e Parole ritenute eresie.

Nel 1968 esce il doppio "Uncle Meat" ed è la procl am azione di Zappa a Grande Artista. L'ironia è quella dei primissimi lavori, la stessa pennellata che ci invita / respinge. La musicalità è di nuovo ritrovata e fatta "sospendere" tra le vene del cervello; il jazz viene "spogliato" da qualsiasi tentativo di culturalizzazione, esperimenti appena abbozzati e subito abbandonati dalla genialità senza limiti, il ricordo seppure molto vago della tradizione leggera. Anche se sembra album disunito al massimo c'è pur sempre quell'unità che si nota allorquando si sommano la musica, l'edizione e le Mothers. Questa unità è paragonabile ad una fotografia, la fotografia della Los Angeles di quei tempi ma non la Los Angeles come città, come entità geografica, bensì la Los Angeles come stato mentale. E forse "Uncle Meat" è una sorta di raggi X, un apparecchio di distruzione-verifica che riesce a penetrare nel "morbido" selciato delle autostrade e vi vede solo ostilità aperta.

La prima facciata presenta un brano come "Nine Types Of Industriai Pollution", accusa a certo benessere industriale, mancanza assoluta di libertà, asservimento completo al Sistema. Ma è forse la seconda facciata a darci le migliori vibrazioni come in "Our Bizarre Relationship" monologo di una giovanissima che aescrve vero mondo del teatro con tutte le sue angoscie e tutti i suoi inganni. "Prelude To King Kong" è il Zappa prima maniera con tutta la sua vena umoristica ed ironica allo stesso tempo. La terza side si apre con "Mr. Green Genes", un Suono ben scandito da colpi secchi di batteria e la voce di Zappa tagliente e forte come non mai. "We Can Shoot" con Rumori e Stranezze mai "assaporate" nella storia del pop. "Cruising For Burgers", chiude la facciata con molta "scanzonatezza" e molta voglia di essere diversi: la stessa impostazione vocale di Zappa è completo "divertissement". La quarta parte si apre con "King Kong Itself" che è gioco strumentale di batteria e sax vari. Segue una suite, "King Kong", suddivisa in cinque parti che è "sperimentare" le molte possibilità sonore offerte al gruppo.

Lo Zappa di questo album è il Grande Santone del Suono, con lui che distrugge, l'aquila che vola sulle lande del Suono mentre altre band si sforzano di scovare per terra "animali" diversi per un underground che non li vede nemmeno. "Uncle Meat" è un po' tutto questo, è soprattutto opera piena, vigorosa e immensamente valida.

Luigi Romagnoli