Frank Zappa "The man from Utopia"

By Massimo Bracco

L'ultimo Buscadero, April 1983


FRANK ZAPPA
«The man from Utopia»
(Barking Pumpkin)

Oh oh, noi Italiani protagonisti di una copertina Americana! E come al solito facciamo la figura dei cioccolatai casinisti.

Frank Zappa immortalato con grafica da disegni heavymetal, incacchiatissimo brandisce uno scacciamosche per salvarsi da zanzare giganti; sullo sfondo un'insegna sgangherala annuncia «MILANO PARCO REDECESIO». La contro-copertina raffigura il pubblico urlante, fra cazzotti e lacrimogeni; tra i «fans» anche Woitila, con tanto di portantina e guardie Svizzere, e tifosi di Calcio Mundial con lo striscione «3-1 Vaffanculo».

Questo è il ricordo (caricaturato appena un filino) della tournèe estiva del caro Frankie. Con una presentazione simile, sarebbe ovvio aspettarsi ferocemente anti-italici nelle canzoni e invece niente: la ballata sul dottore fattucchiero Napoletano, promessa in un'intervista, non è arrivata. Dobbiamo accontentarci di qualche innocuo sketch orecchiabile, smaltato dai soliti cori gustosi in stile «You are whal you is»; la confezione è sempre simpatica, ma troppo tipica per chi conosce a memoria la recente discografia di Zappa. Meglio buttarsi sugli epidosi beffardi, con voci dissonanti e linea «melodica» da jazzman ubriaco («The dangerous kitchen», «Jazz discharge», «The radio is broken»); però tre brani con la stessa trovata forse sono troppi, e poi ricalcano l'idea di «ship arriving too late» e di «The blue light» su «Tinsel Town Rebellion».

I tre brani strumentali ci ridanno ossigeno. «Moggio» è pirotecnico, nella tradizione dei migliori arrangiamenti inimitabili, con musicisti allo spasimo della precisione.

«Tink walks amok» è meno appariscente, giocata su sottili giochi ritmici, controtempi e anticipi fra basso, chitarre e batteria.

«We are not alone» scherza con il sax pacioccone su linee giocosamente disimpegnate, candidandosi a nuova sigla Zappiana dopo «Peaches in Regalia» e «Sofa». Per la prima volta in parecchi anni, Frank non sfoggia neppure uno dei suoi famosi assoli chitarristici, fiori all'occhiello di molte composizioni.

Abbiamo detto tutto? Purtroppo si, manca il guizzo decisivo, la zampata da felino sornione che solitamente contraddistingue il «malefico baffo» e rende ogni album diverso dai precedenti.

Intanto, Zappa è sull'orlo della rottura con la CBS, per dissapori contrattuali; se i rapporti non dovessero migliorare, lui cercherebbe un altro distributore e questo album forse non uscirebbe in Europa. Ogni volta che Frank cambia etichetta, ne deriva una esplosione creativa: vedremo cosa succederà in questo caso.

Massimo Bracco