Frank Zappa "Thing-Fish"

By Marco Del Vecchio

Il Mucchio Selvaggio, March 1985


FRANK ZAPPA
Thing-Fish
SKCO (3 records set & libretto)

Recensire questo ennesimo lavoro di Frank Zappa non è impresa assai ardua. In fondo ci aveva avvertito lui stesso, subito dopo la stesura di 'Zappa Vol. I' (scrittura sinfonica diretta da Kent Nagano con la London Symphony Orchestra).

– «In questi due anni farò cose incredibili/ Stupirò anche me stesso giungendo a scrivere un Rock/Demential/Musical!» – 

Ed infatti così è stato. 'Thing-Fish' è l'opera diabolica di un servo di Satana; è lo scanzonato metodo con cui l'allegoria Zappiana continua a sopravvivere. Un album triplo, alquanto difficile da reperire, dove l'ardore chitarristico di «Them Or Us» va a farsi «fottere» (tanto per rimanere in gergo) per cedere il posto ad una scrittura musicale incredibilmente colta, per niente moderata e ... poco ortodossa.

Pochissimi assolo (io vado matto per i suoi assolo!), ma tante citazioni; tantissime cattive parole in slang, ma poche persuasive immagini da donare a chi lo ascolta tanto per fare «bella figura».

Su sei facciate commediate, un brano fra tutti: «The 'Torchum' Never Stops» (già in 'Zoot Allures') a rinvigorire le apparenze di «poca credibilità») di questo triplo. Terry e Dale Bozzio richiamati per interpretare Harry e Rhonda.

Non sarà 'bello' non sarà simpatico (parlo di lui, Frank), ma non sta neanche bene criticarlo (io, almeno, dovrò mangiare panini per altri 30 anni prima di poterlo farei).

Altra uscita recente è un disco mix con quattro track intitolato «True Gloves». Per i primi tre brani, niente di particolarmente interessante sotto il profilo di pura novità. Si tratta infatti delle versioni di «In France», e «Be in My Video» riciclate in versione «ridotta» da «Them Or Us» e «He's So Gay» rilevata dal sopracitato «Thing-Fish».

La drittata si chiama «Won Ton On», inedital Trattasi di un processo di rimissaggio dove il caro Frank si diverte a fare il verso ai grossi nomi del re-mix odierno (vedi Baker, Bnitez, Laswell, Hon, ecc.) adottando però non i consueti tagli su nastro, ma bensì la sovrapposizione periodicamente opposta lavorata sincronicamente nei due sensi di marcia del nastro. Non del tutto originale, ma efficace.

«Baby Snakes» è invece il titolo di un fantomatico disco-picture contenente la colonna sonora di un video del 1982 di Zappa dal vivo. Note di Copertina: Zero! La tiratura è limitata, anzi limitatissima (per averlo dovete scrivere alla Barking Pumpkin Records e sborsare la modica somma di 16 dollari + Spese di spedizione) ed i titoli ci avvertono della presenza delle «killer versions» di «Titties [And] Beer» e «Punky's Whips».

Ascoltandolo e ci si rende subito conto della ottima incisione, e poi ci si ritrova, verso la fine della seconda side, avvolti in spasmi di delirio chitarristico. In «Punky's Whips», Frank Zappa e Adrian Belew in un assolo (a due) tra i più irrequieti e travolgenti che il mio orecchio abbia mai ascoltato!