Frank Zappa "Broadway the hard way"

By Ghisoni Daniele

Buscadero, January 1990


FRANK ZAPPA
«You can't do that on stage aoymore» vol. 3

(Zappa Records 2/CD)

Proprio un anno fa, recensendo i primi due volumi di questa iniziativa di Zappa di riproporci, dal vivo, materiale inedito, od interpretato in versioni differenti, lamentavo, anche per un fans incallito come il sottoscritto, l'eccessiva produzione del grande Frank, con CD, antologie, Live, Dischi orchestrali, musica da camera, dischi di solo guitar, etc, che ormai ci stavano sfiancando in ogni senso!

Il buon Zappa mi ha subito smentito, passando un '89 tranquillo e pubblicando solo la versione in CD (più lunga e con bonus songs) di quello che forse è stato uno dei suoi migliori lavori di questi ultimi anni, «Broadway The Hardway», forse troppo sottovalutato.

Torniamo al suo progetto «.. On stage» ... giunto ormai alla sua terza puntata (in tutto dovrebbero essere sette) pubblicato solo in un doppio CD che dura oltre due ore con materiale dal vivo edito e non, registrato in vari anni, e tours, con varie formazioni. Zappa stavolta ci da parecchie songs inedite come «Ride my face to Chicago», scritta sembra nel '65, «Carol you fool», «Chana in the Bushwop», scritta per sua figlia Diva, «Hands with a Hammer», scritta da Terry Bozzio, per finire a «Nig Biz», registrata a Palermo nell'82. Tra le canzoni conosciute spiccano per originalità di esecuzione, ovviamente diversa da quella già conosciuta, classici come «King Kong», «Zoot Allures», «Sharleena», «Joe's Garage» e «Dickies such an Asshole». Come sempre un lavoro intelligente, curato in modo perfetto sotto ogni aspetto, sia per le note esaurienti che per l'incisione che Frank si è curato di riproporci in modo perfetto; d'altronde è questo uno dei pregi del CD, anche se il sottoscritto continua a preferire il vecchio, logoro e fruscioso vinile che devo ogni volta pulire con lo straccetto, ma volete paragonare l'emozione ed il fascino di mettere sul piatto il caro vecchio disco, dopo averlo tolto dalla sua busta?

Certo togliere un CD dalla sua custodia è un'operazione fredda e distaccata, come lo è il suono del CD stesso, stupendo, ma freddo, asettico e neutro come tutte le cose troppo perfette (che di solito non durano mai a lungo)!

Comunque un ottimo lavoro di ricerca del nostro Zappa, che continua a riproporci il meglio del suo lustro di carriera dal vivo, in modo sempre intelligente, dignitoso e soprattutto al di sopra di ogni sospetto commerciale.

Dopo Frank in fondo cosa ci rimane? Garcia, Dylan, Stones e qualche cadavere eccellente!

Ghisoni Daniele