Zappa's Universe
By Maurizio Becker
Zappa's Universe
(Verve)
(M. Beck.) - Dal 7
al 10 novembre 1991 il Ritz Theatre di New York ospitò i
festeggiamenti per l'imminente cinquantunesimo compleanno di
Frank Zappa, oltre che per il suo primo venti cinquennale
artistico. In quell'occasione, purtroppo, i figli Moon e Dweezil
ufficializzarono il cattivo stato di salute del padre, e in
quella stessa sede fu presentato il progetto Zappa's Universe,
ideato dal compositore/arrangiatore/direttore d'orchestra Joel
Thome : una rivisitazione del multiforme universo creativo
zappiano ottenuto amalgamando le performances di un gruppo rock,
un'orchestra sinfonica, un quartetto gospel (The Persuasions) e
uno a cappella (i Rockapella). Adesso la Verve (la primissima
etichetta di Zappa) pubblica una buona porzione di quelle
esecuzioni. I quattordici titoli di "Zappa's universe"
attraversano in lungo e in largo la produzione del chitarrista
italoamericano: se "Elvis has just left the building", "Heavenly
bank account" e "The meek shall inherit nothing" (le ultime due
in sorprendente versione gospel a cappella)
appartengono allo Zappa men o apprezzato dei tardi anni 80,
'Waka Jawaka", "Hungry freaks daddy", "Brown shoes don't make
it" e "Inca roads" sono reperti dell'epoca più classica, mentre
"Jazz discharge party hats" e "Moggio" illuminano le venature
jazzistiche di un compositore fra i più peculiari e geni ali di
questo secolo. In "Sofa" possi amo ascoltare una eccezionale
performance del chitarrista Steve Vai (uno dei più noti
accompagnatori del Nostro), nel sanguigno rock dell'antica
"Dirty love" il sempre più bravo Dweezil Zappa, mentre nella
lunga conclusiva "Hot plate heaven at the Green Hotel" la
vocalist Dale Bozzio (moglie del batterista Terry, li ricordiamo
assieme nel progetto "Thing fish"). Joel Thome, che supervisiona
il tutto con lucidità e inventiva, scopre due zappiani perfetti
nel batterista Morgan Agren e nel tastierista Mats Oberg
(entrambi svedesi), ma ovviamente non rinunzia ai servigi di
autentiche macchine musicali quali Scott Thunes (basso) e il
chitarrista Mike Keneally, fra l'altro qui incredibile imitatore
del Frank Zappa cantante. Eccezionale omaggio a un talento
davvero superiore.