Zappa's Universe

By Maurizio Becker

Ciao 2001, 2 November 1993


Zappa's Universe
A celebration of 25 years of FZ's music
(Verve)

(M. Beck.) - Dal 7 al 10 novembre 1991 il Ritz Theatre di New York ospitò i festeggiamenti per l'imminente cinquantunesimo compleanno di Frank Zappa, oltre che per il suo primo venti cinquennale artistico. In quell'occasione, purtroppo, i figli Moon e Dweezil ufficializzarono il cattivo stato di salute del padre, e in quella stessa sede fu presentato il progetto Zappa's Universe, ideato dal compositore/arrangiatore/direttore d'orchestra Joel Thome : una rivisitazione del multiforme universo creativo zappiano ottenuto amalgamando le performances di un gruppo rock, un'orchestra sinfonica, un quartetto gospel (The Persuasions) e uno a cappella (i Rockapella). Adesso la Verve (la primissima etichetta di Zappa) pubblica una buona porzione di quelle esecuzioni. I quattordici titoli di "Zappa's universe" attraversano in lungo e in largo la produzione del chitarrista italoamericano: se "Elvis has just left the building", "Heavenly bank account" e "The meek shall inherit nothing" (le ultime due in sorprendente versione gospel a cappella) appartengono allo Zappa men o apprezzato dei tardi anni 80, 'Waka Jawaka", "Hungry freaks daddy", "Brown shoes don't make it" e "Inca roads" sono reperti dell'epoca più classica, mentre "Jazz discharge party hats" e "Moggio" illuminano le venature jazzistiche di un compositore fra i più peculiari e geni ali di questo secolo. In "Sofa" possi amo ascoltare una eccezionale performance del chitarrista Steve Vai (uno dei più noti accompagnatori del Nostro), nel sanguigno rock dell'antica "Dirty love" il sempre più bravo Dweezil Zappa, mentre nella lunga conclusiva "Hot plate heaven at the Green Hotel" la vocalist Dale Bozzio (moglie del batterista Terry, li ricordiamo assieme nel progetto "Thing fish"). Joel Thome, che supervisiona il tutto con lucidità e inventiva, scopre due zappiani perfetti nel batterista Morgan Agren e nel tastierista Mats Oberg (entrambi svedesi), ma ovviamente non rinunzia ai servigi di autentiche macchine musicali quali Scott Thunes (basso) e il chitarrista Mike Keneally, fra l'altro qui incredibile imitatore del Frank Zappa cantante. Eccezionale omaggio a un talento davvero superiore.