Frank Zappa "Lather"

By Piero Tarantola

Buscadero, October 1996


FRANK ZAPPA
«Lather»

(Rykodisc 3CD)

I fatti: viene pubblicato ora il mitico «Lather» originariamente concepito da Zappa come box quadruplo ed invece spezzettato in quattro album (senza il consenso dell'autore) intitolati «Zappa in New York», «Studio Tan», «Sleep Dirt» e «Orchestral favorites» a cavallo tra il 1977 ed il 1979.

La leggenda: narra la leggenda che furono stampate 300 copie del box (chi le ha viste mi faccia un fischio) una delle quali venne requisita dallo stesso Zappa e trasmessa per intero alla KROQ di Pasadena. Zappa incitò gli ascoltatori a registrare la trasmissione sostenendo che il disco non sarebbe mai stato disponibile per il pubblico. Aveva ragione solo in parte in quanto il materiale venne, sia pure in modo frammentario, pubblicato.

Che cosa doveva essere: Lather doveva essere una summa dello stato dell'arte della musica zappiana in quel momento: lo show dal vivo (In New York), le composizioni per orchestra (Orchestral favorites), gli esperimenti di fusione musicale (Sleep Dirt e parte di Studio Tan), il teatro musicale (Studio Tan).

Che cosa è oggi: troviamo finalmente il progetto come era stato concepito da Zappa senza la rigida separazione di stili che è stata fatta dalla Warner pubblicando in rapida successione gli album.

Gli inediti: quasi tutto il materiale è già noto agli zappomani anche se troviamo qualche differenza nella durata di alcuni brani ed un titolo cambiato («Lather» diventerà «I promise not to come in your mouth»). Il box comprendeva comunque gli inediti «Duck Duck Goose» e «Down in de dew» che puntualmente troviamo.

Le sorprese: «A little green rosetta» sembra un demo ed è accorciata rispetto alla chilometrica versione di «Jose's garage». «For the young sophisticate» è in versione di studio (su «Tinsel Town Rebellion» è dal vivo). «Tryin' to grow a Chin» e «Broken hearts are for assholes» saranno pubblicate su «Sheik Yerbouti». Aumenta così il numero di album su cui possiamo trovare materiale dal leggendario cofanetto.

Sleep Dirt: ci troviamo di fronte alla ennesima versione di materiale da questo disco. Il longplaying fu pubblicato senza il consenso di Zappa e questo è pacifico. Il Cd portava il marchio «FZ approved master» e conteneva sostanziali modifiche rispetto al vinile (erano state aggiunte tracce vocali e percussioni in alcuni brani). Su Lather torniamo alla forma originale solo strumentale con 2 brani più corti (Flambay e The Ocean is the ultimate solution). Devo dire che per quanto riguarda «Flambay» viene tagliata la seconda parte ma il brano resta quello splendido esempio di jazz da piano bar che avevamo conosciuto nell'edizione in vinile.

Il mistero: nella scaletta originale compariva il brano «One more time for the world» qui sostituito da «the ocean is the ultimate solution» in versione accorciata (viene tagliato il primo solo di chitarra). Che fine ha fatto «One more time for the world»? Si tratta solo di un cambio di titolo? Se sì perché alterare la scaletta originale? («Lather» è rimasto tale).

Cosa manca: rispetto agli album Warner manca «Strictly Genteel» (orchestral favorites). Per quanto riguarda «In New York» sono assenti i bonus pubblicati sul CD ma «Punk's Whips» tagliata dall'edizione in vinile ricompare, non sono presenti altri brevi frammenti («Black Page n. 2», «Manx needs women» ed il drum-solo) e «Titties and beer» compare nella versione presente sul vinile (diversa da quella del Cd). Da «Sleep dirt» segnalo la mancanza dal brano omonimo.

Bonus Tracks: 4 bonus arricchiscono il tutto, 3 inediti e «time is money» «Egyptian strut» (remix 93) è un remix del brano che apre l'album, «Lather goods» è un eccellente assolo di chitarra con base ritmica che, ad un certo punto, ricalca quella di «Whole lotta love» dei Led Zeppelin, «The revenge of Knick Knack People» è un breve e divertente pastiche. «Time is money» è da Sleep Dirt edizione in vinile.

Il commento: si tratta di materiale di eccezionale valore che vede solo oggi la luce nella forma in cui era stato concepito dell'autore. Non ci sono grosse sorprese dato che la maggior parte del materiale è già noto ma se avete avuto la pazienza di addentrarvi nelle lunghe e noiose note tecniche vedrete che ci sono anche alcune significa ti ve differenze rispetto al materiale già pubblicato. Sono inoltre disponibili su CD tracce che fino a questo momento erano rimaste sui vecchi e polverosi longplaying. Zappa dà la prova del suo grande e multiforme talento di compositore e solista.

Dalla sua penna escono con la stessa facilità complesse orchestrazioni (Pedro's Dowry), «stupid songs» come lui le definiva («Lemme take you to the beach»), lunghi strumentali in cui prevale l'inventiva dei solisti, compreso lo stesso Zappa (RDNZL, Revised music ... ) Dal vivo poi non mancano le sorprese: dalle esilaranti avventure del «Illinois Enema Bandit» al complicato jazz di «The Purple Lagoon» con il sax di Mike Brecker nella pane del protagonista.

Conclusione: una «must» per tutti gli zappomani ed anche per chi avesse una conoscenza di Zappa limitata agli album più venduti.

Un suggerimento (ed una speranza): a questo punto speriamo di veder pubblicati «Lumpy gravy» versione Capito! (diversa da quella in circolazione), il monumentale box «The history and collected improvistions of Mothers of Invention» (in origine 12 LP, ridotti a 10 dopo l'uscita di Weasels ripped my flesh e Burnt Weeny Sandwich), «The night of the iron sausage» (doppio album ridotto a singolo ed intitolato «Zoot Allures») e «Crush all boxes» (altro box che conteneva materiale poi pubblicato su Tinseltown rebellion e You are what you is, non dovrebbe esserci nulla di inedito ma non si sa mai), ci sarebbero inoltre anche un paio di singoli rimasti negli archivi ma cerchiamo di non tirare troppo la corda...

Piero Tarantola