Frank Zappa "Mystery Disc"

By Marco Grompi

Tempi Dispari, November 1998


FRANK ZAPPA
Mystery Disc
Rykodisc (1998)

Quando Frank Zappa intorno alla metà degli anni '80 assemblò i due cofanetti retrospettivi Old Masters, pensò bene di regalare ai propri fans come bonus altrettanti LP intitolati Mystery Disc contenenti scampoli, rarità, inezie, gioielli, insulsaggini, jam session, prove in studio, outtakes e altre amenità. Oggi quei 78 minuti ricompaiono per onor di completezza in questo singolo CD che mira a completare l'opera omnia zappiana riordinata negli ultimi anni dalla Rykodisc. Qualcosa (comunque poco) di questo materiale aveva già fatto capolino in Ahead Of Their Times e The Lost Episode, ma comunque l'appassionato avrà di che godere ritrovando una gran quantità di stralci con Captain Beefheart, assortite follie dallo Studio Z di Cucamonga, alcune performance delle Mothers e quant'altro zio Frank e i suoi folli amici hanno immortalato su nastro negli ormai non più poco noti anni che vanno dal 1962 al '68.

Più facilmente consigliabile al conoscitore che al neofita, Mystery Disc ci svela comunque un personaggio dalle mille sfaccettature: blues tra il nevrotico e l'ubriaco, partiture da orchestra sinfonica, indiavolati rock'n'roll midSixties, discorsi da backstage, scambi di battute col pubblico dal palco, perversioni musicali da genietto incompreso, sbeffeggi da rockstar viziata, divertissement fini a sé stessi, affettuosi rimandi doo-woop, perle di pura inventiva. Zappa non era un personaggio facile nemmeno quando era in vita e ascoltando compilazioni come questa ci si ricorda che nemmeno dopo la "santificazione" post-mortem certe sue cose possono risultare facilmente digeribili.

Lungi dal considerare Mystery Disc solo una chicca per collezionisti, sorge però fondato il dubbio che non sia oro tutto quel che luccica, e qui (vista anche la non sempre brillante qualità sonora delle incisioni) tale dubbio riaffiora con una certa insistenza: d'altro canto Zappa era un genio, anche se non dev'essere necessariamente Mystery Disc a dimostracelo. Insomma un disco il cui giudizio si scinde in due: promosso a pieni voti con l'orecchio e il cuore del fan per il valore storico e per mania di collezionismo; si rimandano invece ad altri capolavori (Läther, per esempio, se si vuole rimanere solo nell'ambito delle pubblicazioni postume) tutti coloro che si avvicinano alla materia Frank Zappa con minor cognizione di causa.

Marco Crampi